ANTICHI ORGANI. UN PATRIMONIO DA SALVARE

La chiesa di Casaliggio vanta un meraviglioso organo smontato e restaurato nel 2007, dopo lunghi decenni di abbandono, dalla ditta Bonizzi - Inzoli di Crema, con risorse provenienti dal lascito di una parrocchiana e dai contributi della Cei, grazie all'interessamento di don Artemio Bonzanini e del Consiglio amministrativo parrocchiale.

Dalla perizia tecnica l’organo, acquistato nel 1873 dalla chiesa parrocchiale di San Pietro in Corte, risulta costituito da parti risalenti a epoche diverse. Alcune canne sembrano provenire dalla bottega bresciana degli Antegnati sul finire del XVI secolo. Un altro nucleo di canne può essere attribuito a Paolo Pietro Mollino che operò a Piacenza dalla fine del ‘500 agli inizi del secolo successivo. Il primo restauro fu eseguito nel 1874 dall'organaro piacentino Cesare Gianfrè al costo di L. 600. La tastiera ha 50 note, con prima ottava corta ('scavezza'), pedaliera a leggio e registri a trasmissione meccanica.

Oggi questo prezioso organo è utilizzato ogni domenica nella celebrazione eucaristica delle 11 grazie ad Alberto Sfolcini ed è ulteriormente valorizzato dalla partecipazione ormai decennale alla rassegna Antichi organi. 

Nell'edizione 2021 si è esibito nella chiesa parrocchiale di Casaliggio  Paolo Gazzola, organista e clavicembalista, accompagnato da Davide Fiorentini all'oboe.

Nell'edizione del 2023 si esibiranno Nicolò Sari e il coro Free Spirit diretto da Rossella Pecoli.

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